Les Confidences du Salon: così erano ironicamente chiamati i questionari stampati (tra i quali il più famoso era quello di Proust),”sofisticati giochi da salotto”, come li definisce Edward Lockspeiser, assai in voga verso la fine dell’Ottocento. Esiste, oltre al più noto proustiano, un Questionario di Debussy, scritto dal compositore nel 1899 ma pubblicato più tardi sulla rivista Le Crapouillot. Anna Rastelli, pianista e saggista, risponde al Questionario, su invito de Il Corriere Musicale.
La virtù preferita?
Il coraggio.
La qualità che preferite in un uomo?
La volontà.
La qualità che preferite nella donna?
La calma.
L’occupazione preferita?
Leggere presto la mattina, appena fa giorno.
La caratteristica che vi distingue?
Il formalismo.
La vostra idea della felicità?
Realizzare i sogni.
La vostra idea dell’infelicità?
Non realizzarli.
Il colore e il fiore preferito?
Blu.
Se non foste chi siete, chi vorreste essere?
Un ambasciatore.
Dove vorreste vivere?
Dove vivo adesso.
Lo scrittore in prosa che preferite?
Joseph Conrad.
Il poeta preferito?
Baudelaire.
I pittori e i musicisti preferiti?
Constable, Gainsborough, Chardin, Schubert, Schumann, Liszt, Mozart.
L’eroe preferito della sua vita?
Achille.
L’eroina preferita della sua vita?
Antigone.
Il personaggio preferito nell’arte?
Salvador Dalì.
L’eroina preferita nell’arte?
Maria Callas.
Il cibo e la bevanda preferiti?
La pasta con i ceci, il vino rosato di Provenza.
I nomi che preferite?
Andrea.
La vostra particolare antipatia?
I furbi.
Qual è il personaggio più odioso della storia?
Bruto.
Qual è il vostro umore attuale?
Delizioso.
Per quale errore avete maggiore indulgenza?
Gli errori di distrazione.
Il vostro motto preferito?
We are lionheart.
[aside]Anna Rastelli.Pianista e saggista, dopo la Laurea all’Università di Torino con Claudio Magris e il Diploma in pianoforte al Conservatorio “Monteverdi” di Bolzano con il Maestro Nunzio Montanari, dal 1980 ad oggi ha tenuto numerosi concerti in Italia e all’estero come solista e camerista.
Particolare successo hanno ottenuto i reading/concerto dedicati a Liszt, Schubert, Mozart. Nel 2008 ha presentato insieme al basso Riccardo Ristori un programma dedicato all’aria da camera italiana tra Metastasio, Mozart e Schubert: “L’incanto degli occhi”.
Lodate dalla critica sono le traduzioni delle lettere di Brahms, Caro Johannes! (EDT 1997), dei diari di Schumann, tradotto insieme a Quirino Principe, Casa Schumann (EDT 1998), delle memorie degli amici di Schubert, Schubert. L’amico e il poeta (EDT 1999), nonché delle prime biografie di Haydn, Haydn. Due ritratti e un diario, (EDT 2001).
Ha pubblicato saggi ed ha curato due testi sul pianoforte romantico: Liszt maestro di piano (Sellerio, 1997) e I grandi virtuosi (Sellerio, 2002).
Negli ultimi anni ha partecipato – insieme a Cesare De Marchi e Elli Stern – alla traduzione integrale dell’epistolario di Mozart la cui pubblicazione è programmata presso Il Saggiatore. Da giugno 2009 la pubblicazione della corrispondenza mozartiana è iniziata anche sul sito di Mozart Ways.
Nell’ottobre 2005 è uscito il volume di racconti Amata Vienna (Zecchini,Varese).
Il suo ultimo libro La costanza della ragione. Il tempo e la storia del Requiem di Mozart (Diabasis) parla delle radici illuministiche della musica di Mozart e raccoglie una serie di documenti inediti.
Ha collaborato con quotidiani e riviste, con il Goethe Institut, Settembre Musica, il Ravenna Festival, la Società dei Concerti di Bolzano, la Rai, Radio3 e altre importanti istituzioni.
Nel 2008 ha tenuto presso il Conservatorio di Adria una Masterclass analitica e interpretativa sulleImmagini poetiche e musicali dell’acqua nella Schöne Müllerin di Schubert.
Nella primavera del 2010 è andato in scena a Piacenza nella stagione dei Concerti della Domenica uno spettacolo/concerto dedicato al rapporto uomo/sogno dal titolo: “I sogni hanno entrate segrete”. Accolto con particolare successo anche e soprattutto grazie alla bellissima interpretazione d Sonia Grandis, attrice e alle magiche atmosfere create da Maddalena Ferraresi, lo spettacolo – che si avvale anche della collaborazione di Elisabetta Golinelli, Armando Lazzaroni e Lelio Ripamonti, è stato proposto il 3 ottobre 2010 a Milano al Teatro Arsenale per la rassegna Fuorifesta. [/aside]