Mercoledì 28 settembre, ore 20.30, Oratorio San Filippo Neri, secondo appuntamento del progetto di musica contemporanea intitolato Debussy-Boulez. Il pianista francese Romain Descharmes, che ha studiato con Pierre Boulez, alterna due lavori giovanili del suo maestro, Notations e la Première Sonate, con musiche di Debussy, Bartók e Chabrier.
Il programma, appositamente creato per questa occasione, mette a confronto le prime composizioni per pianoforte scritte da Pierre Boulez nel 1945 (Notations) e nel 1946 (Première Sonate) con il primo libro di Studi di Debussy, le Bagatelle op.6 di Bartók e Pièces pittoresques di Chabrier.
Romain Descharmes. Diplomatosi al Conservatorio di Parigi – dove studia pianoforte, musica da camera e accompagnamento pianistico sotto la guida di Jacques Rouvier, Bruno Rigutto e Christian Ivaldi – nel 2006 Romain Descharmes vince il primo premio al Concorso pianistico internazionale di Dublino. Fondamentali, per la sua formazione musicale, anche i consigli ricevuti da Pierre Boulez. Interprete versatile, capace di raffinate sottigliezze, svolge la sua attività come solista e come camerista, ospite dei maggiori centri del concertismo internazionale: dalla Carnegie Hall di New York alla Tsuda Hall di Tokyo, dalla Salle Pleyel di Parigi alla Wigmore Hall di Londra. In Francia suona abitualmente nei festivals di La Roque d’Anthéron, Piano aux Jacobins, Nancyphonies, ai Rencontres Internationales Frédéric Chopin e al Festival Agora. Frequenti, le sue partecipazioni a trasmissioni radiofoniche e televisive per France Musique e per la giapponese NHK. Il suo repertorio comprende i capisaldi del pianismo classico e romantico, dalle Sonate di Mozart e Beethoven alle Ballate di Chopin, Carnaval di Schumann o le Variazioni sopra un tema di Händel di Brahms. Di pregio le sue interpretazioni di Gaspard de la nuit di Ravel e degli Studi di Debussy.
Suona abitualmente in duo con Roland Daugareil, Sarah Nemtanu, Henri Demarquette e Laurent Korica; con l’ensemble Court-Circuit e con il Berliner Philharmoniker Quintett.
IL PROGETTO (21 settembre – 27 ottobre). Il progetto DEBUSSY-BOULEZ si articola in 5 concerti e un ciclo di 4 conferenze intitolato AI CONFINI DELLA TERRA FERTILE. È il ritratto di un grande maestro del nostro tempo, posto a confronto con il suo ideale referente storico, Claude Debussy, autore particolarmente amato dal Boulez compositore e direttore. Intorno ad alcune delle opere più significative di Boulez, tra cui Dérive 1 e Dérive 2, nei programmi dei concerti figurano anche quelle di autori vicini al suo pensiero musicale, quali Béla Bartók, Anton Webern e Olivier Messiaen. Dopo i primi due concerti pianistici sarà la volta della grande violinista Isabelle Faust (9 ottobre), dell’Überbrettl Ensemble con Pierpaolo Maurizzi (19 ottobre) e infine Divertimento Ensemble con Andrea Pestalozza (27 ottobre).
Contestualmente si svolge il ciclo di conferenze AI CONFINI DELLA TERRA FERTILE realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna e il Cimes. Quattro musicologi riflettono sul pensiero estetico e sull’attività compositiva di Boulez, infaticabile animatore dell’avanguardia musicale dal 1945 ad oggi. Tra i relatori invitati, figura Robert Piencikowski (7 ottobre ore 17), considerato oggi il più profondo conoscitore del lavoro compositivo di Boulez. Le conferenze sono tutte ad ingresso libero e si tengono al Dipartimento di Musica e Spettacolo, in via Barberia, alle ore 17.