• Home
  • Chi siamo
  • Disclaimer
  • Privacy
giovedì 2 Febbraio 2023
  • Accedi
  • XX e XXI
  • OPERA
    La traviata con la regìa di Pontiggia ritorna a Palermo

    La traviata con la regìa di Pontiggia ritorna a Palermo

    Salome di Strauss sconvolge ancora oggi il pubblico scaligero

    Salome di Strauss sconvolge ancora oggi il pubblico scaligero

    Il Teatro Real di Madrid inaugura con Aida

    Il Teatro Real di Madrid inaugura con Aida

    Antonacci e Mariotti, lettura rivelatoria di Dialogues des Carmélites a Roma

    Antonacci e Mariotti, lettura rivelatoria di Dialogues des Carmélites a Roma

    Abdrazakov, Chailly e Holten portano al successo l’Ur-Boris di Musorgskij

    Abdrazakov, Chailly e Holten portano al successo l’Ur-Boris di Musorgskij

    Riccardo Muti dirige Don Giovanni a Torino. Ed è un trionfo

    Riccardo Muti dirige Don Giovanni a Torino. Ed è un trionfo

    Le schermaglie d’amore di Berlioz secondo Michieletto

    Le schermaglie d’amore di Berlioz secondo Michieletto

    Successo ma anche fischi per la Fedora scaligera di Martone-Giordano

    Successo ma anche fischi per la Fedora scaligera di Martone-Giordano

    Il matrimonio segreto inscenato a New York

    Il matrimonio segreto inscenato a New York

  • RECENSIONI
    • All
    • CONCERTI
    • Dvd
    • LIBRI
    • Recensioni CD
    • Recensioni Libri
    Daniele Gatti e il Mendelssohn sinfonico: full immersion a Torino con OSNRai          

    Daniele Gatti e il Mendelssohn sinfonico: full immersion a Torino con OSNRai          

    Una lezione-concerto di András Schiff

    Una lezione-concerto di András Schiff

    Antonacci e Mariotti, lettura rivelatoria di Dialogues des Carmélites a Roma

    Antonacci e Mariotti, lettura rivelatoria di Dialogues des Carmélites a Roma

    Antonio Pappano e la brillante Chamber Orchestra of Europe

    Antonio Pappano e la brillante Chamber Orchestra of Europe

    La Cziffra Festival Chamber Orchestra  e il pianista János Balázs a Torino

    La Cziffra Festival Chamber Orchestra e il pianista János Balázs a Torino

    L’Orchestra di S. Cecilia e Antonio Pappano ospiti della stagione scaligera

    L’Orchestra di S. Cecilia e Antonio Pappano ospiti della stagione scaligera

    Kaiserrequiem di Ullmann-Mozart a Palermo: la nuova creazione di Omer Meir Wellber e Marco Gandini

    Kaiserrequiem di Ullmann-Mozart a Palermo: la nuova creazione di Omer Meir Wellber e Marco Gandini

    Una emozionante lettura mahleriana

    Una emozionante lettura mahleriana

    La profonda, rassicurante semplicità di Eliso Virsaladze

    La profonda, rassicurante semplicità di Eliso Virsaladze

  • APPROFONDIMENTI
No Result
View All Result
Il Corriere Musicale

La chiamano classica ma è sempre contemporanea
Informazione, riflessione, attualità della musica classica

Anno di fondazione: 2011

  • XX e XXI
  • OPERA
    La traviata con la regìa di Pontiggia ritorna a Palermo

    La traviata con la regìa di Pontiggia ritorna a Palermo

    Salome di Strauss sconvolge ancora oggi il pubblico scaligero

    Salome di Strauss sconvolge ancora oggi il pubblico scaligero

    Il Teatro Real di Madrid inaugura con Aida

    Il Teatro Real di Madrid inaugura con Aida

    Antonacci e Mariotti, lettura rivelatoria di Dialogues des Carmélites a Roma

    Antonacci e Mariotti, lettura rivelatoria di Dialogues des Carmélites a Roma

    Abdrazakov, Chailly e Holten portano al successo l’Ur-Boris di Musorgskij

    Abdrazakov, Chailly e Holten portano al successo l’Ur-Boris di Musorgskij

    Riccardo Muti dirige Don Giovanni a Torino. Ed è un trionfo

    Riccardo Muti dirige Don Giovanni a Torino. Ed è un trionfo

    Le schermaglie d’amore di Berlioz secondo Michieletto

    Le schermaglie d’amore di Berlioz secondo Michieletto

    Successo ma anche fischi per la Fedora scaligera di Martone-Giordano

    Successo ma anche fischi per la Fedora scaligera di Martone-Giordano

    Il matrimonio segreto inscenato a New York

    Il matrimonio segreto inscenato a New York

  • RECENSIONI
    • All
    • CONCERTI
    • Dvd
    • LIBRI
    • Recensioni CD
    • Recensioni Libri
    Daniele Gatti e il Mendelssohn sinfonico: full immersion a Torino con OSNRai          

    Daniele Gatti e il Mendelssohn sinfonico: full immersion a Torino con OSNRai          

    Una lezione-concerto di András Schiff

    Una lezione-concerto di András Schiff

    Antonacci e Mariotti, lettura rivelatoria di Dialogues des Carmélites a Roma

    Antonacci e Mariotti, lettura rivelatoria di Dialogues des Carmélites a Roma

    Antonio Pappano e la brillante Chamber Orchestra of Europe

    Antonio Pappano e la brillante Chamber Orchestra of Europe

    La Cziffra Festival Chamber Orchestra  e il pianista János Balázs a Torino

    La Cziffra Festival Chamber Orchestra e il pianista János Balázs a Torino

    L’Orchestra di S. Cecilia e Antonio Pappano ospiti della stagione scaligera

    L’Orchestra di S. Cecilia e Antonio Pappano ospiti della stagione scaligera

    Kaiserrequiem di Ullmann-Mozart a Palermo: la nuova creazione di Omer Meir Wellber e Marco Gandini

    Kaiserrequiem di Ullmann-Mozart a Palermo: la nuova creazione di Omer Meir Wellber e Marco Gandini

    Una emozionante lettura mahleriana

    Una emozionante lettura mahleriana

    La profonda, rassicurante semplicità di Eliso Virsaladze

    La profonda, rassicurante semplicità di Eliso Virsaladze

  • APPROFONDIMENTI
No Result
View All Result
Il Corriere Musicale
No Result
View All Result

Dopo la prima

di Laura Bigi
26 Gennaio 2013
in CONCERTI, RECENSIONI
1
Home RECENSIONI CONCERTI
9
CONDIVISO
82
LETTO
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

[wide][/wide]


Riflessioni sul Don Giovanni che ha inaugurato la nuova stagione del Teatro alla Scala


di Laura Bigi


Il vero momento di soddisfazione di ogni prima scaligera è il dopo, ovvero il post scriptum (o dictum) ovvero la catarsi giornalistica dello spettacolo. Perché l’attesa ogni anno snervante insistente ossessiva rende tutti quanti, melomani e non, degli appassionati nel senso etimologico del termine, e cioè afflitti da pathos; il che può consistere in qualsivoglia reazione emotiva, dal fastidio urticante all’entusiasmo bacchico. E allora sì che il dopo diventa catarsi, purificazione e sfogo che si compie attraverso il giudizio, sempre impietoso, frutto di una compiaciuta esegesi misuratissima e calibrata al millimetro.
Ebbene, ci piace di unirci alla schiera dei commentatori (molti dei quali, come noi, hanno assistito all’opera in televisione e non in teatro).
Ricapitolando: abbiamo visto Don Giovanni, dramma giocoso di Wolfango Amedeo Mozart salisburghese su libretto di Lorenzo Da Ponte quasi veneziano.
Cast stellare, almeno sulla carta, con qualche scricchiolio sulla scena. Regia molto attesa di Robert Carsen. Poche concessioni alla sensualità e alla sessualità, predomina l’idea del metateatro: la Scala nella Scala secondo un bel gioco di luci e di specchi.

Don G. è Peter Mattei, acclamato baritono che con Don Giovanni ci è nato, professionalmente parlando. Qui alla Scala è un dandy alla Oscar Wilde/Dorian Gray (cioè la versione fin de siècle del libertino), che si cambia d’abito ad ogni apparizione sulla scena e talvolta si cambia in scena, badando bene a non distogliere lo sguardo dallo specchio che lo ritrae aitante nella giacca da camera di un prezioso tessuto damascato. Nell’interpretazione di Carsen è lui, Don Giovanni, il regista dello spettacolo, colui che strappa (letteralmente) il sipario all’inizio dell’opera – scoprendo una grande lastra dall’immagine oscillante come fosse una bolla saponosa, che riflette nient’altro che il teatro stesso – e colui che la chiude, guardando fiero, con flemma sprezzante, fumando disinvoltamente una sigaretta, gli altri protagonisti sprofondare (con folle sorpresa dei tradizionalisti loggionisti scaligeri intransigenti) tra i fumi sulfurei, come poco prima era accaduto a lui stesso.


Leporello, servo di Don G., che secondo il libretto è il prototipo del servo, diventa, per il regista canadese, suo compare e un po’ consigliere


Si muove con passo disinvolto da seduttore sempre in cerca di nuove conquiste tra grandi pannelli che riproducono i panneggi del sipario, le quinte della Scala, trasportati e spostati dagli operatori, quelli veri, del teatro milanese. Delle porte si aprono e si chiudono nei suddetti pannelli, pressoché unico elemento scenico, da cui entrano o escono i personaggi. Leporello, servo di Don G., che secondo il libretto è il prototipo del servo, vile fifone ingenuamente intuitivo animato da uno spirito rivoluzionario ben poco efficace (vista la citata viltà), diventa, per il regista canadese, suo compare e un po’ consigliere. La gestualità disinvolta e orgogliosa di Bryn Terfel interpreta bene la visione di Carsen. Non eccellente la voce, in ritardo nell’aria celeberrima del catalogo, poco divertita e divertente.

Ecco, la scena del catalogo. Il picciol libro compilato con dedizione da Leporello non è un libro ma una parete sulla quale tanti segni indicano il numero di conquiste. Un po’ come fanno i carcerati nelle loro celle per contare i giorni mancanti all’agognata libertà. E mentre Leporello si perde in dettagli, Donna Elvira (Barbara Frittoli), in sexy sottoveste di pizzo e raso praticamente per tutta la durata dello spettacolo, si torce per disperazione in gesti caricati e quindi caricaturali: vorrebbe a tutti i costi riconquistare Don G. e ascolta con disapprovazione il racconto di Leporello quando il ritratto muliebre non corrisponde al suo. La voce in generale è parecchio nervosa affannosa sospirosa, quella dell’amante cornuta che non si rassegna all’idea di una possibile redenzione dell’amato.

A proposito di cornuti, seconda coppia per importanza, dopo il sodalizio Leporello-Don G., è quella Donna Anna (Anna Netrebko) e Don Ottavio (Giuseppe Filianoti). Dopo l’assassinio del padre di lei, il reverendo Commendatore (Kwangchul Youn), sono in scena sempre di nero vestiti, simbolo di lutto perenne; Don Ottavio/Filianoti è un po’ mannequin: pallidissimo, rigido anche se elegante nell’abito, non sembra esser molto toccato dalla pena dell’amata (che d’altra parte ha beccato a giocare nel lettone con Don G. nella prima scena). E purtroppo la voce è molto incerta quasi paurosa, nonostante il bel timbro che sempre gli si riconosce. Peccato, perché il personaggio di Don Ottavio è uno dei più toccanti nell’immaginazione musicale di Mozart.

Donn’Anna Netrebko è all’altezza del ruolo vocale e interpretativo, con piccole sbavature solo nel finale dell’opera. Il personaggio rimane cupo, severo ma attratto, nemmeno poi tanto segretamente, dal sempre lui tombeur Don G., che accarezza dolcemente pure in presenza del promesso sposo poco prima di avere la brillante illuminazione a proposito dell’uccisore del padre, di cui si mettono in scena i funerali proprio appena dopo il matrimonio di Masetto (Štefan Kocán) e Zerlina (Anna Prohaska).
Appunto, la terza coppia: gli sposini che sfortunatamente incrociano il cammino del seduttore, ma rimediano comunque un invito festoso. Scurissima la voce di lui, Masetto, corretta ma non brillante e poco civettuola quella di lei, Zerlina; entrambi non agiscono granché sulla scena a parte qualche rotolamento amoroso in corrispondenza delle due arie della Zerlinetta gentil.
Cose notevoli: il secondo atto e il Finale. A partire dal momento in cui Don G. e Leporello si scambiano l’abito e la persona, cioè la maschera, vediamo di fatto il dissoluto (non ancora punito) assistere allo spettacolo comodamente seduto in poltrona, almeno per le scene che non lo vedono protagonista, e in compagnia della giovane e ignuda cameriera di Donn’Elvira; personaggio questo che solitamente rimane immaginato, altra conquista tra le migliaia, e che qui diventa vera carne (Carsen non vuole smentirsi)!
Come dire: Don Giovanni spettatore del suo spettacolo e di se stesso. Una schizofrenia interessante, che farà parlare gli psicologi.

Infine, la scena terribile della cena infernale, dello sprofondamento per il mancato pentimento. Il Commendatore (già apparso tra il pubblico del palchissimo realissimo, abitato per ieri sera da Napolitano, Monti, Pisapia etc etc. nella scena dell’invito a cena) resuscita letteralmente da una bara disposta nel centro del palco e con tanto di arcani vapori che anticipano l’imminente inghiottimento del suo assassino. Che puntualmente viene inabissato tra le urla di lui e di Leporello. Segue il sestetto moralista, sul quale evidentemente Carsen ha qualcosa da dire se decide di sprofondare tutti quanti in conclusione. Mentre Don G. è sempre lì che li guarda e ci guarda, fuggito dall’inferno, resuscitato per capovolgere il finale dei buoni, per dirci, forse, che non è vero che «Questo è il fin di chi fa mal!/ E de’perfidi la morte/ Alla vita è sempre ugual!».

Uno spettacolo sorprendentemente molto applaudito, perché non ha granché scandalizzato e nemmeno tanto colpito probabilmente. Solo qualche cenno di disapprovazione per la direzione di Daniel Barenboim, che come sempre sceglie tempi larghi, meditati ma intensi ed espressivi, tragici o giocosi quanto basta, senza esasperazioni o sofisticazioni ridondanti.
Sipario. Fine.

© Riproduzione riservata

[poll id=”4″]

Tags: Anna NetrebkoAnna ProhaskaBarbara FrittoliDaniel BarenboimDaniel Barenboim Don GiovanniDon GiovanniGiuseppe FilianotiKwangchul YounPeter MatteiPrima alla Scala 2011Štefan KocánTeatro alla ScalaWolfgang Amadeus Mozart
Share4Tweet2
Laura Bigi

Laura Bigi

CorrelatiArticoli

Daniele Gatti e il Mendelssohn sinfonico: full immersion a Torino con OSNRai          

Daniele Gatti e il Mendelssohn sinfonico: full immersion a Torino con OSNRai          

di Attilio Piovano
25 Gennaio 2023
0

Un’opportunità preziosa e relativamente rara, quella offerta dall’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai, vale a dire l’integrale delle Sinfonie di Mendelssohn in...

Una lezione-concerto di András Schiff

Una lezione-concerto di András Schiff

di Luca Chierici
11 Gennaio 2023
0

Nel suo rapporto con il pubblico, Sir András Schiff ha sempre esibito, anche in passato, un lato un poco  professorale...

Antonacci e Mariotti, lettura rivelatoria di Dialogues des Carmélites a Roma

Antonacci e Mariotti, lettura rivelatoria di Dialogues des Carmélites a Roma

di Francesco Lora
9 Dicembre 2022
0

L’appassionato d’arte vetraria sa quant’è difficile dare un’idea fotografica di quegli oggetti: divengono una cosa differente a ogni mutare della...

Antonio Pappano e la brillante Chamber Orchestra of Europe

Antonio Pappano e la brillante Chamber Orchestra of Europe

di Luca Chierici
4 Dicembre 2022
0

Non erano trascorsi che pochi giorni dalla comparsa di Antonio Pappano alla Scala con l’Orchestra di Santa  Cecilia in versione...

La Cziffra Festival Chamber Orchestra  e il pianista János Balázs a Torino

La Cziffra Festival Chamber Orchestra e il pianista János Balázs a Torino

di Attilio Piovano
24 Novembre 2022
0

Gran bel concerto, quello offerto dalla Cziffra Festival Chamber Orchestra (festival volto a celebrare il grande pianista György Cziffra del...

L’Orchestra di S. Cecilia e Antonio Pappano ospiti della stagione scaligera

L’Orchestra di S. Cecilia e Antonio Pappano ospiti della stagione scaligera

di Luca Chierici
22 Novembre 2022
0

Un grande successo di pubblico ha accolto sabato scorso alla Scala l’Orchestra di S.Cecilia diretta da Antonio Pappano con la...

Articolo successivo
Trovatore al Teatro la Fenice

Trovatore al Teatro la Fenice

Comments 1

  1. Andrea Bellini says:
    11 anni fa

    Bellissimo commento, molto ben congegnato e con un gran ritmo. Complimenti! Ho letto già diverse recensioni di questa molto attesa “prima” ma non ho trovato nulla su tre punti che invece mi parevano degni d’indagine e che mi hanno particolarmente colpito: la coppia masetto-zerlina è l’unica di bianco vestita, come a rappresentare l’innocenza nella tragica commedia, le uniche “povere” vittime del Don G, gli unici che si amano davvero, quando poi si sa che Masetto uno stinco di santo non lo è, lo vorrebbe addirittura “farlo in cento brani” e la bella Zerlina si concederebbe al seduttore se non fosse per l’intervento – prodigo? – di Donna Elvira. Al contrario, gli altri sono tutti vestiti di nero, come a rappresentare – ognuno in modo differente- una colpa da espiare. Poi, nel Finale, il genio di Carsen che fa puntare in segno di ammonimento verso la platea, gli indici dei falsi moralisti, vittime esse stesse del cavalier DonG. che infatti se la ride dall’aldilà e addirittura getta la sigaretta sprezzante mentre sprofondano anch’essi agli inferi. Terzo aspetto, forse la più grande pecca di questa rappresentazione, la mancanza totale di umorismo: da quello sguaiato di DonG a quello ironico ed al tempo stesso tremebondo di Leporello, nonchè la totale assenza del grottesco nella scena della cena, dove addirittura il tutto ha un che di psicoanalitico e che si svolge su tre diversi piani psicologici: il Commendatore, altèro ed immarcescibile nella sua statuarietà (l’ultraterreno), ad un livello sotto il dissoluto senza paura nemmeno della morte (l’umano, il vero eroe di questo dramma) ed ancora sotto, sopraffatto dagli eventi, il servo vile (il sub-umano). Bruttissima infine la scena dell’invito a cena con la (finta) statua del commendatore riflessa nello specchio dal palco reale: vedere le facce dei Presidenti mi è sembrato totalmente fuori contesto e mi ha fatto un effetto al limite del comico!

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Recensioni

Daniele Gatti e il Mendelssohn sinfonico: full immersion a Torino con OSNRai          
CONCERTI

Daniele Gatti e il Mendelssohn sinfonico: full immersion a Torino con OSNRai          

1 settimana fa
Una lezione-concerto di András Schiff
CONCERTI

Una lezione-concerto di András Schiff

3 settimane fa
Antonacci e Mariotti, lettura rivelatoria di Dialogues des Carmélites a Roma
OPERA

Antonacci e Mariotti, lettura rivelatoria di Dialogues des Carmélites a Roma

2 mesi fa

I più letti di ieri

  • La creatività intelligente di Lukas Geniušas

    La creatività intelligente di Lukas Geniušas

    20 condivisioni
    Share 8 Tweet 5
  • Khatia Buniatishvili delude a Milano

    177 condivisioni
    Share 71 Tweet 44
  • La traviata con la regìa di Pontiggia ritorna a Palermo

    13 condivisioni
    Share 5 Tweet 3
  • Kun Woo Paik: aristocratica limpidità

    9 condivisioni
    Share 4 Tweet 2
  • Riccardo Muti dirige Don Giovanni a Torino. Ed è un trionfo

    66 condivisioni
    Share 26 Tweet 17

Newsletter

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit. Aenean commodo ligula eget dolor.
SUBSCRIBE

Site Links

  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org
  • XX e XXI
  • OPERA
  • RECENSIONI
  • APPROFONDIMENTI

© 2021 Il Corriere Musicale - Informazione e riflessione sulla musica classica Il Corriere Musicale.

No Result
View All Result
  • XX e XXI
  • OPERA
  • RECENSIONI
  • APPROFONDIMENTI

© 2021 Il Corriere Musicale - Informazione e riflessione sulla musica classica Il Corriere Musicale.

Ben ritornato!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Accedi
Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?