Convergenze didattiche: i pianisti diplomati dell’Istituto Monteverdi e gli studenti del Dipartimento di musicologia uniti nel segno del compositore tedesco
di Laura Mazzagufo
ÈUN DATO DI FATTO: difficile far quadrare i conti in quei piccoli teatri di provincia che non vivono d’opera lirica, isola a volte felice nelle acque impervie della crisi economica. Benché anch’esso affetto da questo malessere virale, il Teatro Filodrammatici di Cremona si conferma un modello virtuoso grazie a una programmazione concertistica e cinematografica d’alta qualità, che fa onore ai suoi due secoli di storia.
La quarta edizione del Cremona Pianoforum, ad esempio, è un caso emblematico dell’atteggiamento positivo rivolto alla promozione delle giovani leve e di una cultura al servizio della cittadinanza: il programma di quest’anno propone l’esecuzione integrale delle sonate per pianoforte di Beethoven, distribuite in otto concerti tenuti dai pianisti diplomati dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Claudio Monteverdi” e introdotti dagli studenti del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Pavia. Se l’apertura si è svolta nel segno della musicologia, con una lezione introduttiva sullo stile pianistico e sulla forma-sonata in Beethoven a cura di Gianmario Borio e Fabrizio Della Seta, docenti del Dipartimento, martedì 4 marzo invece sarà lo stesso direttore artistico, Alberto Baldrighi, ad inaugurare il ciclo di concerti, in duo con Anna Colette Ricciardi (ore 21).
Maggiori informazioni sulle date dei successivi appuntamenti e sugli interpreti.
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