In linea con un passato glorioso si svolge nella cittadina svizzera la ventunesima edizione del Festival Internazionale
di Luca Chierici
CON UN APPUNTAMENTO STRAORDINARIO che vedrà Martha Argerich impegnata nel primo Concerto di Čajkovskij a fianco di Charles Dutoit e della Festival Orchestra, il 18 luglio si inaugura il ventunesimo Festival di Verbier, nella sua terza decade di attività. Il festival procederà fino al 3 agosto con una serie di manifestazioni che sembra quasi interminabile e che accontenta come al solito i gusti di chi vuole spaziare dalla musica lirica a quella sinfonica, dagli ensemble da camera ai recital solistici.
Un dispiego di voci famose come quello che spicca nel programma di quest’anno non era certo nelle corde delle prime edizioni del Festival, un tempo più orientato verso la musica da camera, ed è evidentemente dovuto a una implicita richiesta da parte del pubblico che giunge nella cittadina svizzera da ogni dove. I recital di canto vedranno la presenza di Thomas Allen e Anne-Sophie von Otter (la mattina e la sera del 19 luglio) mentre una vera e propria stagione lirica (in forma di concerto) si aprirà il 21 luglio con La Damnation de Faust di Berlioz (21 luglio, con la direzione di Dutoit e la partecipazione di Ramon Vargas). Il Fidelio diretto da Minkowski il 26 luglio comprenderà un cast all’interno del quale spiccano i nomi di René Pape e Sylvia Schwartz . Grande attesa anche per la serata del 27 luglio (direttore Daniel Harding) con Il Tabarro di Puccini e gli ultimi due atti di Don Carlo, il cui ruolo principale è affidato a Vittorio Grigolo, affiancato dalla Eboli di Daniela Barcellona. Mozart e il giovanile Re Pastore saranno i protagonisti della serata del 2 agosto, con la partecipazione di Villazon nel ruolo di Alessandro. Il 24 luglio avrà infine luogo un concerto all’interno del nuovo “Solti Verbier Opera Project” che riunisce dodici allievi dell’Accademia dedicata al grande direttore ungherese. Gli stessi giovani cantanti parteciperanno all’Elisir d’amore di Donizetti in programma per il 3 agosto sotto la guida di Jesus Lopez-Cobos.
La Verbier Festival Orchestra, che quest’anno è formata da 150 elementi provenienti da ogni parte del mondo, è la compagine stabile che vedrà il succedersi di direttori e solisti di grande livello. Il 22 luglio Kristjan Järvi presenterà un programma dedicato a Milhaud e Strauss con la partecipazione del baritono Thomas Hampson nei Lieder eines fahrenden Gesellen di Mahler. Il 24 luglio è la volta di Yuri Temirkanov che dirigerà l’immancabile terzo concerto di Rachmaninov (solista Daniil Trifonov) e l’Alexander Nevskij di Prokofiev (con il mezzosoprano Ekaterina Semenchuck). Il 29 luglio è la volta di Pinchas Zukerman nel duplice ruolo di violinista e direttore (il Concerto e la seconda sinfonia di Beethoven). La chiusura in bellezza di questi appuntamenti sinfonici è in programma per il 3 agosto, con il Concerto di Schumann (pianista Mikhail Pletnev) e la sesta sinfonia di Mahler diretti da Iván Fischer.
Di grande prestigio, come di norma al Festival, sono gli appuntamenti con i grandi pianisti del nostro tempo. Il 20 luglio si potranno ascoltare sia Joaquin Achucarro (al mattino) che il giovane Daniil Trifonov (alla Salle des Combins) e il giorno successivo, con la stessa cadenza oraria, è la volta della nuova star del momento, il diciannovenne canadese Jan Lisiecki cui risponderà alla sera il recital del grande Grigori Sokolov. Evgenij Kissin suonerà la sera del 23 luglio un programma già presentato in Italia lo scorso anno (Skrjabin e Schubert), mentre Marc-André Hamelin si esibirà la mattina del 27 luglio all’Eglise.
Come abbiamo più volte ricordato, l’imprinting del Festival di Verbier risiede comunque nell’irripetibile incontro tra musicisti che normalmente non suonano in ensemble e che qui ci permettono di ascoltare combinazioni multiple di livello eccezionale. Solo per fare qualche esempio, il 28 luglio si svolgerà una Soirée de musique de chambre cui prenderanno parte tra gli altri Kissin, Renaud Capuçon, Mischa Maisky e Nobuko Imai, in un interessante programma che include musiche rare di Weinberg, Bloch, Kryn e Veprik. Altro appuntamento da non perdere è il recital del violoncellista Steven Isserlis accompagnato nientemeno che da Pletnev in un programma che prevede l’esecuzione della sonata per violoncello e pianoforte dello stesso Pletnev. E lo stesso giorno si potrà ascoltare il violinista Leonidas Kavakos accompagnato da Daniil Trifonov. Il 30 luglio è la volta dell’inedito trio composto dal patriarca del pianoforte Menahem Pressler , il violinista Joshua Bell e ancora Steven Isserlis che eseguiranno il Trio op.65 di Dvorak. Un altro trio d’eccezione (Kavakos, Buchbinder e il cellista Hagen) suonerà Beethoven e Mendelssohn. Il primo agosto è infine la volta di Joshua Bell, Yuri Bashmet e Marc-André Hamelin che con altri artisti si addentreranno nel mondo di Brahms e Franck. Tutti questi artisti partecipano poi in misura più o meno intensiva alle accademie che nel corso dell’estate contribuiscono a popolare Verbier con un consistente esercito di giovani studenti pronti a trarre insostituibili insegnamenti dalla presenza di tante grandi celebrità del mondo musicale.
Per maggiori informazioni www.verbierfestival.com