• Home
  • Chi siamo
  • Disclaimer
  • Privacy
venerdì 29 Settembre 2023
  • Accedi
  • XX e XXI
  • OPERA
     La Juive di Halévy apre  con successo la Stagione 2023 del Regio di Torino

     La Juive di Halévy apre con successo la Stagione 2023 del Regio di Torino

    Così fan tutte nel nome di Tullio Serafin

    Così fan tutte nel nome di Tullio Serafin

    Rossini Opera Festival, belcanto senza fine a Pesaro

    Rossini Opera Festival, belcanto senza fine a Pesaro

    Alla Scala un buon successo accoglie Il Barbiere di Siviglia

    Alla Scala un buon successo accoglie Il Barbiere di Siviglia

    Carlo il calvo di Porpora,  trionfo del teatro barocco

    Carlo il calvo di Porpora, trionfo del teatro barocco

    Rusalka approda alla Scala

    Rusalka approda alla Scala

    Evgenij Onegin di Chavaz a Palermo

    Evgenij Onegin di Chavaz a Palermo

    Fille  du régiment e i nove do di petto diventano diciotto

    Fille du régiment e i nove do di petto diventano diciotto

    Ancora Andrea Chénier alla Scala

    Ancora Andrea Chénier alla Scala

  • RECENSIONI
    • All
    • CONCERTI
    • Dvd
    • LIBRI
    • Recensioni CD
    • Recensioni Libri
    Götterdämmerung Bayreuther Festspiele

    Götterdämmerung Bayreuther Festspiele

    MiTo 2023, tutti i concerti

    MiTo 2023, tutti i concerti

    Daniele Gatti apre la Stagione della Società del Quartetto di Milano

    Daniele Gatti apre la Stagione della Società del Quartetto di Milano

    Emozionante Zubin Mehta a Milano

    Emozionante Zubin Mehta a Milano

    MiTo edizione 2023, inaugurazione nel segno di Bernstein        

    MiTo edizione 2023, inaugurazione nel segno di Bernstein        

    Splendido Pogorelich a Milano

    Splendido Pogorelich a Milano

    Rossini Opera Festival, belcanto senza fine a Pesaro

    Rossini Opera Festival, belcanto senza fine a Pesaro

    Yuja Wang e i concerti di Ravel

    Yuja Wang e i concerti di Ravel

    I Wiener Philharmoniker a Milano

    I Wiener Philharmoniker a Milano

  • APPROFONDIMENTI
No Result
View All Result
Il Corriere Musicale

La chiamano classica ma è sempre contemporanea
Informazione, riflessione, attualità della musica classica

Anno di fondazione: 2011

  • XX e XXI
  • OPERA
     La Juive di Halévy apre  con successo la Stagione 2023 del Regio di Torino

     La Juive di Halévy apre con successo la Stagione 2023 del Regio di Torino

    Così fan tutte nel nome di Tullio Serafin

    Così fan tutte nel nome di Tullio Serafin

    Rossini Opera Festival, belcanto senza fine a Pesaro

    Rossini Opera Festival, belcanto senza fine a Pesaro

    Alla Scala un buon successo accoglie Il Barbiere di Siviglia

    Alla Scala un buon successo accoglie Il Barbiere di Siviglia

    Carlo il calvo di Porpora,  trionfo del teatro barocco

    Carlo il calvo di Porpora, trionfo del teatro barocco

    Rusalka approda alla Scala

    Rusalka approda alla Scala

    Evgenij Onegin di Chavaz a Palermo

    Evgenij Onegin di Chavaz a Palermo

    Fille  du régiment e i nove do di petto diventano diciotto

    Fille du régiment e i nove do di petto diventano diciotto

    Ancora Andrea Chénier alla Scala

    Ancora Andrea Chénier alla Scala

  • RECENSIONI
    • All
    • CONCERTI
    • Dvd
    • LIBRI
    • Recensioni CD
    • Recensioni Libri
    Götterdämmerung Bayreuther Festspiele

    Götterdämmerung Bayreuther Festspiele

    MiTo 2023, tutti i concerti

    MiTo 2023, tutti i concerti

    Daniele Gatti apre la Stagione della Società del Quartetto di Milano

    Daniele Gatti apre la Stagione della Società del Quartetto di Milano

    Emozionante Zubin Mehta a Milano

    Emozionante Zubin Mehta a Milano

    MiTo edizione 2023, inaugurazione nel segno di Bernstein        

    MiTo edizione 2023, inaugurazione nel segno di Bernstein        

    Splendido Pogorelich a Milano

    Splendido Pogorelich a Milano

    Rossini Opera Festival, belcanto senza fine a Pesaro

    Rossini Opera Festival, belcanto senza fine a Pesaro

    Yuja Wang e i concerti di Ravel

    Yuja Wang e i concerti di Ravel

    I Wiener Philharmoniker a Milano

    I Wiener Philharmoniker a Milano

  • APPROFONDIMENTI
No Result
View All Result
Il Corriere Musicale
No Result
View All Result

Il «Barbiere» inattuale di Jessica Pratt

di Cesare Galla
3 Agosto 2015
in OPERA
0
Home OPERA
9
CONDIVISO
83
LETTO
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

Hugo de Ana costruisce una favola assoluta in un giardino fatato, con rose gigantesche e farfalle delle dimensioni di deltaplani


di Cesare Galla foto © Ennevì


SONO QUASI SETTANT’ANNI che Il barbiere di Siviglia non viene rappresentato in Arena con un mezzosoprano (o contralto) nel ruolo di Rosina, come l’aveva scritto Rossini. Paradossalmente, quello che rimane tuttora l’unico caso risale anche alla prima assoluta del capolavoro comico nell’anfiteatro romano di Verona, avvenuta nel 1948, protagonista la grande Giulietta Simionato. Allora, l’epoca delle edizioni critiche rossiniane era ancora di là da venire e a maggior ragione si può apprezzare l’idea della cantante romagnola di “rispettare la partitura”. In seguito, una scelta del genere non si è più verificata nelle peraltro non numerose occasioni in cui il Barbiere è tornato fra le antiche pietre monumentali. Nel 1956, il ruolo è toccato a una famosa Violetta verdiana, Virginia Zeani; l’edizione 1996 ha visto protagonista una rossiniana di valore, ma nelle parti sopranili,  Cecilia Gasdia. E dal 2007, quando è nato il seducente e brillante spettacolo di Hugo de Ana che giustamente è stato in seguito riproposto con una certa frequenza, il trend non è mai stato modificato. Si è ascoltata in due edizioni l’ottima Annick Massis (2007 e 2009), poi è stata la volta di una meno efficace Aleksandra Kurzak, soprano polacco (2011). Alla terza ripresa, pochi giorni fa, ecco il doppio debutto di una delle più affermate belcantiste dei nostri giorni, Jessica Pratt: il soprano anglo-australiano non aveva mai cantato in Arena e non era mai stata Rosina. Alla fine ha raccolto il trionfale consenso del pubblico, numeroso nonostante il tempo incerto ma clemente (la pioggia ha causato solo una pausa di mezz’ora).


Il clou si è avuto nel Secondo atto, alla scena della lezione, quando Pratt ha proposto un’Aria con variazioni del compositore austriaco dell’Ottocento Heinrich Proch


Singolare edizione musicale, quella approntata in questo 93° festival. Volutamente anti-filologica sul versante di Rosina, e semmai a suo modo storica, nel tornare alla esagerata libertà interpretativa comune soprattutto nel secondo Ottocento e nel primo Novecento. Strettamente aderente alla prassi esecutiva odierna sul versante del Conte di Almaviva, con lo specialista Antonino Siragusa, pronto anche ad affrontare il conclusivo Rondò «Cessa di più resistere», spesso espunto per la sua difficoltà. Un patchwork di stili, insomma, che ha offerto al pubblico molte suggestioni ma poca omogeneità.

Fin dalla sua celebre Cavatina, «Una voce poco fa», Jessica Pratt ha fatto capire che per quanto la riguardava si sarebbe sentito un Barbiere non comune: per il gusto nella coloratura e nelle variazioni, ridondante e fortemente virtuosistico, per una linea di canto che non ha esitato a mettere in primo piano l’agilità fine a se stessa e la ricerca dell’exploit sull’acuto. E infatti, la Cavatina è stata conclusa da un Fa sovracuto certamente coraggioso, anche se non proprio indenne da un certo appiattimento e da sbiancatura timbrica. Il clou si è avuto nel Secondo atto, alla scena della lezione, quando Pratt ha proposto un’Aria con variazioni del compositore austriaco dell’Ottocento Heinrich Proch, «Deh! Torna mio ben», un pezzo favorito di soprani di coloratura antichi e meno antichi, come Luisa Tetrazzini, Maria Callas, Joan Sutherland. Pochi minuti di gorgheggi acrobatici in una sorta di catalogo di tutte le tecniche virtuosistiche più esteriori, con trilli, volate, staccati vertiginosi, salti di nota e sovracuti in serie. Tutto ben rifinito con energia ed eleganza, anche se Rossini non c’entrava per nulla.

Le doti di questa interprete sono indubitabili, ma laddove non poteva lasciare libero sfogo alla fantasia (e all’invenzione vocale, se così vogliamo definirla) e doveva restare sulla linea rossiniana, ha mostrato che lo spazio monumentale dell’Arena non è forse il più adatto alle sue caratteristiche: non facile equilibrio nei numeri d’insieme, peso decisamente non adeguato nella zona bassa della tessitura, esiguità di volume nei recitativi.

Sull’altro versante, il tenore Antonino Siragusa ha dato prova una volta di più delle sue qualità di specialista accorto e tecnicamente preciso, fine stilista che non cede mai alla tentazione di forzare. Il suo Almaviva risulta così brillante e svettante, sempre curato nel fraseggio, preciso nella coloratura, capace di una suadente dolcezza non meno che dell’articolazione ritmica trascinante. E alla fine, le tremende difficoltà del Rondò sono state superate con intelligente musicalità anche se non senza qualche affaticamento, del resto comune a tutti i tenori che ci sia capitato di ascoltare in queste pagine.

Un altro debutto areniano era quello del baritono Mario Cassi, Figaro che ha acquisito scioltezza e peso vocale nel corso della rappresentazione, dopo un inizio fin troppo guardingo e sorvegliato, nel quale la chiarezza del timbro e la genericità del fraseggio sembravano andare in direzione diversa da quella che poi si è realizzata: una caratterizzazione a tutto tondo, estroversa e musicalmente convincente. Magistrale come sempre la prova scenico-vocale sciorinata da Bruno De Simone, un Bartolo sempre un passo al di qua dell’eccesso caricaturale ma sempre in grado di strappare la risata al pubblico, con notevole spigliatezza nei parodistici falsetti. Bene anche Roberto Tagliavini, Basilio di notevole presenza vocale, e i comprimari, specie il Fiorello di Nicolò Ceriani.

Debuttava anche il direttore Giacomo Sagripanti, che raramente ha trovato colori e fraseggio adeguati alla vastità dello spazio e alla complessità di un’acustica non ben servita dai metodi per “esaltare” il suono, anche se era evidente e a tratti anche convincente la ricerca della vivacità e dell’ironia, che sono il cuore della partitura.

Lo spettacolo di Hugo de Ana, senza dubbio il suo migliore per l’Arena, costruisce una favola assoluta in un giardino fatato, con rose gigantesche e farfalle delle dimensioni di deltaplani, fra siepi che vengono continuamente spostate a disegnare un labirinto come pure una particolarissimo teatro di verzura. Giunto alla sua quarta annata, ha patito nelle fasi iniziali della prima qualche “ruggine” nella scioltezza del meccanismo e nella precisione delle spiritose coreografie di Leda Lojodice, fondamentali, ma ha fatto capire che le scorie della routine non sono troppo pesanti e che le prossime repliche potranno essere più sciolte e coinvolgenti.

Tags: Antonino SiragusaGiacomo SagripantiHugo de AnaJessica PrattMario CassiRoberto Tagliavini
Share4Tweet2
Cesare Galla

Cesare Galla

Scrive di musica dall'età di 20 anni, quando ancora seguiva gli studi musicologici nelle università di Bologna e Venezia, dopo il liceo classico. A 25 è diventato giornalista professionista e ha lavorato al Giornale di Vicenza come redattore, caposervizio e vice caporedattore fino al dicembre del 2014.Si è occupato di cronaca nera e bianca, di politica, di web e mondo digitale e soprattutto di spettacoli e cultura, guidando fino al 2012 le pagine ad essi dedicate. Contemporaneamente, ha sempre svolto la critica musicale, dal 1996 anche sul quotidiano veronese L’Arena. Negli ultimi 40 anni ha recensito migliaia di concerti e centinaia di rappresentazioni operistiche e ha pubblicato alcuni libri (sulle Sinfonie di Beethoven, sulla storia della Società del Quartetto di Vicenza, sul festival Settimane Musicali al teatro Olimpico, sulle rappresentazioni verdiane nel Veneto, raccontate attraverso cinque lustri di recensioni). Oggi collabora da "cronista di musica" e osservatore del mondo della cultura con Il Corriere Musicale, con il magazine culturale on line Doppiozero e con il quotidiano on line Tag43. Il suo sito personale d'informazione, musicale ma non solo, è www.cesaregalla.it.

CorrelatiArticoli

 La Juive di Halévy apre  con successo la Stagione 2023 del Regio di Torino

 La Juive di Halévy apre con successo la Stagione 2023 del Regio di Torino

di Attilio Piovano
26 Settembre 2023
0

Il pubblico torinese – solitamente compassato, se non addirittura freddo dinanzi alle prime – ha invece decretato, occorre ammetterlo, un...

Così fan tutte nel nome di Tullio Serafin

Così fan tutte nel nome di Tullio Serafin

di Cesare Galla
11 Settembre 2023
0

Il festival di Salisburgo ha dato il segnale. Se qualcuno ancora pensa – fra idealismo e rigore filologico – che...

Rossini Opera Festival, belcanto senza fine a Pesaro

Rossini Opera Festival, belcanto senza fine a Pesaro

di Francesco Lora
13 Settembre 2023
0

Una recensione che parte dal futuro. Nel 2024 Pesaro sarà Capitale italiana della Cultura e il Rossini Opera Festival, che...

Alla Scala un buon successo accoglie Il Barbiere di Siviglia

Alla Scala un buon successo accoglie Il Barbiere di Siviglia

di Luca Chierici
7 Settembre 2023
0

Come l’elemento vincente per la messa in scena del capolavoro rossiniano durante il periodo di Covid (eravamo nel 2021) era...

Carlo il calvo di Porpora,  trionfo del teatro barocco

Carlo il calvo di Porpora, trionfo del teatro barocco

di Luca Chierici
15 Giugno 2023
0

L’ingresso del Porpora prolifico autore di melodrammi alla Scala è una felicissima novità, anche se il suo nome era stato...

Rusalka approda alla Scala

Rusalka approda alla Scala

di Luca Chierici
7 Giugno 2023
0

Un titolo molto noto nell’economia dell’opera lirica postromantica mai rappresentato alla Scala? Si tratta di Rusalka, opera in tre atti...

Articolo successivo
Tõnu Kõrvits: «Ognuno usa il suo proprio canto»

Tõnu Kõrvits: «Ognuno usa il suo proprio canto»

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Recensioni

Götterdämmerung Bayreuther Festspiele
DVD Opera

Götterdämmerung Bayreuther Festspiele

4 giorni fa
MiTo 2023, tutti i concerti
CONCERTI

MiTo 2023, tutti i concerti

6 giorni fa
Daniele Gatti apre la Stagione della Società del Quartetto di Milano
CONCERTI

Daniele Gatti apre la Stagione della Società del Quartetto di Milano

1 settimana fa

I più letti di ieri

  •  La Juive di Halévy apre  con successo la Stagione 2023 del Regio di Torino

     La Juive di Halévy apre con successo la Stagione 2023 del Regio di Torino

    32 condivisioni
    Share 13 Tweet 8
  • Winter Journey di Ludovico Einaudi: un “viaggio d’inverno” della memoria

    48 condivisioni
    Share 19 Tweet 12
  • Khatia Buniatishvili delude a Milano

    418 condivisioni
    Share 167 Tweet 105
  • I Carmina Burana e il Balletto dell’Opera di Tbilisi a Torino

    20 condivisioni
    Share 8 Tweet 5
  • Raggiungere l’essenza. Una conversazione con Marcello Filotei

    20 condivisioni
    Share 8 Tweet 5

Newsletter

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit. Aenean commodo ligula eget dolor.
SUBSCRIBE

Site Links

  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org
  • XX e XXI
  • OPERA
  • RECENSIONI
  • APPROFONDIMENTI

© 2021 Il Corriere Musicale - Informazione e riflessione sulla musica classica Il Corriere Musicale.

No Result
View All Result
  • XX e XXI
  • OPERA
  • RECENSIONI
  • APPROFONDIMENTI

© 2021 Il Corriere Musicale - Informazione e riflessione sulla musica classica Il Corriere Musicale.

Ben ritornato!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Accedi
Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?