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tratto da paesesera.it
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Il maestro Muti rimanda al mittente il riconoscimento. Il sindaco di Roma auspica un ripensamento, ma dall’opposizione gli piombano addosso critiche. Zingaretti invita Muti ad accettare la cittadinanza che definisce “un grande onore per la Capitale”
C’è voluto un po’ di tempo, prima che in Campidoglio si raggiungesse l’unanimità per conferire la cittadinanza onoraria al maestro Riccardo Muti. Nel pomeriggio di ieri, il “riconoscimento – si legge nel testo della delibera – della personale testimonianza di eccellenza artistica, per l’impegno profuso verso la città di Roma e per l’affermazione dei valori universali dell’arte musicale, espressivi della cultura e della storia dell’intera comunità”. Ma l’ultimo atto della ‘desolante’ vicenda, come l’ha definita Muti, l’ha firmato proprio il maestro, il quale ha respinto al destinatario l’onorificenza. Oggi la corsa al comunicato solidale.
“Anche un uomo come Muti finisce nel tritacarne delle lotte di potere che sono l’unica notizia che quotidianamente esce dal Campidoglio”, ha commentato il consigliere regionale del Pd, Enzo Foschi. Un rifiuto quello di Muti che per il segretario del Pd Roma, Marco Miccoli, “umilia la città, fra continui scandali, fallimenti, promesse non mantenute e rese dei conti interne al Pdl, Roma non è più governata – dichiara Miccoli -, nessuno, giustamente, vuole avere a che fare con una città ridotta in questo modo da tre anni di fallimentare gestione da parte di Alemanno”. “Una figuraccia megagalattica” la definisce il capogruppo del Pd in Campidoglio, Umberto Marroni, e aggiunge: “Ci scusiamo a nome della città con il maestro Muti per la grossolanità e il pressapochismo con cui il sindaco e la giunta hanno gestito tutta la vicenda. Auspichiamo vivamente un ripensamento del maestro”. Ammissioni di vergogna anche per il consigliere provinciale del Pd e presidente della commissione Cultura, Pino Battaglia: “Per quanto ancora questa amministrazione capitolina dovrà metterci in imbarazzo davanti al resto del mondo?”. Ironico il consigliere comunale Pd, Dario Nanni: “Forse è il caso che Alemanno segua il consiglio dato gli dal collega Storace – scrive in una nota stampa – e torni a fare il ministro, magari con delega a ‘Paperissima’ la nota trasmissione di papere magistrali”. Per il consigliere comunale Pd, Massimiliano Valeriani, “le parole del maestro Muti sono un pugno allo stomaco per tutti noi romani. Per colpa di questa destra goffa e rozza, dopo la gaffe planetaria sulla Formula 1, le parole nette e inappellabili di Riccardo Muti faranno il giro del mondo. Con Alemanno la città si sta immiserendo e sta inanellando solo tristi primati”.
Il presidente Roma in Action all’assemblea capitolina, Andrea Alzetta, pare apprezzare il rifiuto di Muti e lo consacra con un applauso, mentre i rampelliani abbandonano l’aula: “Mi alzo in piedi dalla platea dell’aula Giulio Cesare per applaudire il maestro Muti – dichiara Alzetta – che con un gesto signorile al quale siamo disabituati da circa due anni si tira fuori dalle beghe politiche e dice ‘no grazie’ alla cittadinanza”.
Ma il sindaco di Roma dice di essere convinto sul ripensamento del maestro Muti, “nelle parole di Muti, che ringrazio – ha detto Alemanno – c’é un profondo apprezzamento nei confronti di questa amministrazione”. A chi gli domandava se intraveda nelle parole di Muti un tentativo di smarcamento del maestro dalla guida del Teatro dell’Opera di Roma, Alemanno replica: “Direi proprio di no. Lui – ha aggiunto – ha solo detto che non vuole avere una cittadinanza onoraria contestata ed ha ribadito la sua collaborazione con il l’Opera, di cui sono presidente”. Poi conclude: “Non c’è nessuno smarcamento dal lavoro che sta compiendo da diversi mesi”.
Non aggiunge polemica il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti: “Spero che il Maestro Muti possa ripensarci e accettare la cittadinanza di Roma – ha detto –, per la Capitale d’Italia sarebbe un grande onore e il voto espresso ieri all’unanimità dal Consiglio comunale di Roma dimostra quanto sia grande e intenso il desiderio della città di inserire ufficialmente il Maestro Muti fra i suoi illustri cittadini”. Poi Zingaretti conclude: “Anche tutte le istituzioni del territorio provinciale sono unite nel chiedere al Maestro di accettare questo importantissimo riconoscimento”.