[wide][/wide]
[box bg=”#ededed” color=”#000000″]
INTERVISTA AUDIO
[/box]
…bisogna dimenticare la tecnica e pensare alla musica, al canto, a tutta una serie di altre cose. Liszt è grande musica.
di Simeone Pozzini
Parola di un grande virtuoso come Paolo Restani che frequenta (come racconta al Corriere Musicale in questa intervista telefonica) le pagine di Liszt da quando ha conosciuto il pianoforte. Quindi da sempre , visto il suo precoce talento. Moltissime le composizioni che ha in repertorio il grande interprete e tra quelle registrate segnaliamo il Totentanz con l’European Philharmonic Orchestra, i Dodici Études d’Exécution Transcendante e gli Studi da Concerto. Ma saranno le parole di Paolo Restani a spiegarvi molto di più.
Paolo Restani ha debuttato a 16 anni all’Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma dando così inizio a una venticinquennale carriera concertistica nei più importanti centri musicali internazionali. Solista con tutte le principali orchestre italiane, esegue il Secondo concerto di Liszt con la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Muti, che lo dirige ancora nella produzione sinfonica diLélio ou le retour à la vie di Berlioz, con Gérard Depardieu (voce recitante) e il Konzertvereinigung Wiener Staatsopernchor. Di pari rilievo le sue partecipazioni solistiche con orchestre d’Europa, America ed Australia.
Simeone Pozzini
© Riproduzione riservata