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Un festival dedicato alla musica sacra, dal gregoriano al XXI secolo, dal 21 marzo al 17 settembre
di Michele Manzotti
Prende il via la XVI edizione del festival O flos colende di Firenze. Spiegano Franco Lucchesi, presidente dell’Opera di S. Maria del Fiore che è l’ente organizzatore, e il direttore artistico Gabriele Giacomelli, che la forza della rassegna è quella di valorizzare e rendere fruibile un patrimonio importante e prezioso. Sia da un punto di vista architettonico, sia da quello musicale conservato dall’Opera stessa. Per questo anche gli altri momenti della rassegna (sei concerti a ingresso libero in Cattedrale dal 21 marzo al 17 settembre) fanno parte di un percorso mirato che tocca vari aspetti della musica sacra dal gregoriano al XXI secolo. Proprio il canto gregoriano, estratto dai corali antichi manoscritti dell’archivio del Duomo, e Girolamo Frescobaldi con la sua Messa sopra l’aria di Fiorenza sono i protagonisti della serata inagurale del 21 marzo. L’Ensemble San Felice diretto da Federico Bardazzi sperimenterà anche la presenza di alcuni musicisti nel ballatoio in alto che corre alla base della cupola del transetto. Una prassi antica, in occasione di feste particolari e che rappresenta un effetto acustico di grande efficacia senza l’ausilio di amplificazione. Il programma è completato da Clamemus cun Gabriele di Marco da Gagliano. San Giovanni Battista, il patrono di Firenze, sarà caratterizzato da Mozart. La sua musica (la Missa Solemnis K337 e altre composizioni) è infatti la colonna sonora della messa celebrata il 24 giugno nel duomo del capoluogo toscano dal Cardinale Giuseppe Betori. Si tratta dell’appuntamento con l’orchestra e il coro del Maggio musicale fiorentino diretti da Geatano d’Espinosa.
Il grande organo Mascioni di Santa Maria del Fiore è invece il protagonista di due concerti: il 13 aprile Klemens Schnorr, organista della Cattedrale di Friburgo, presenterà un programma attorno a Bach con compositori italiani (Oreste Ravanello), francesi (Charles Tournemire, Maurice Duruflé e Louis Vierne) e tedeschi (Max Reger). Mentre il 25 maggio si terrà una maratona di tre ore (dalle 20,30 in poi) dedicata a Olivier Messian nel ventesimo anniversario dalla scomparsa. Stefano Pellini, Ferruccio Bartoletti, Gianluca Libertucci e Gian Vito Tannoia eseguiranno brani del compositore francese e dei suoi avi musicali, da Felix Alexandre Guilmant, a Marcel Dupré e Cèsar Franck, oltre ai già ricordati Dupré e Vierne. Nel quarto centenaio della morte di Giovanni Gabrieli il coro del Maggio Musicale diretto da Piero Monti presenterà il 15 maggio un programma dedicato alla musica sacra tra Firenze e Venezia, con brani Gabrieli e Marco da Gagliano, insieme all’Ensemble La Pifarescha. Il 17 luglio sarà recuperato il concerto del Coro del Patriarcato ortodosso di Mosca, già in programma nel 2011 e saltato all’ultimo momento. Infine, il 15 settembre il St Jacobs Chamber Choir di Stoccolma diretto da Gary Graden presenterà un programma contemporaneo di vari autori e con il brano vincitore del concorso «Francesco Siciliani», in collaborazione con la Fondazione Perugia musica classica e la Sagra musicale umbra. Ulteriori informazioni son reperibili sul sito www.operaduomo.firenze.it