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Claudio Abbado, Maurizio Pollini e la Lucerne Festival Orchestra protagonisti di un concerto a Ferrara per sostenere i danni del Teatro Comunale. Il 7 ottobre il direttore con l’Orchestra Mozart inaugurerà a L’Aquila il nuovo Auditorium progettato da Renzo Piano
di Corina Kolbe
A quattro mesi dal terremoto nel ridotto del Teatro Comunale di Ferrara si vedono ancora alcune crepe. Tuttavia la nuova stagione musicale è partita con slancio. Dopo i necessari lavori di restauro lo splendido edificio del tardo Settecento domenica scorsa ha aperto i battenti per un concerto benefico con Claudio Abbado, Maurizio Pollini e la Lucerne Festival Orchestra. E già tra poche settimane tornerà la Mahler Chamber Orchestra che costituisce la base della formazione e che a Ferrara ha una residenza da quasi quindici anni.
Tutti gli artisti hanno rinunciato al cachet a favore della città e dei suoi monumenti danneggiati dal sisma. Il pubblico che ha gremito la platea e i palchi ha salutato il gesto generoso con gratitudine. Anche sul palcoscenico l’entusiasmo era palpabile. Abbado, Pollini e l’orchestra hanno eseguito il concerto per pianoforte di Mozart in Sol Maggiore KV 453 con freschezza ed esuberanza giovanile. Pollini ha dimostrato un’altra volta di non essere soltanto un grande virtuoso. Nel suo dialogo con l’orchestra, nel secondo movimento (Andante), ha saputo esprimere anche una delle caratteristiche della musica di Mozart, la malinconia. Intenso il contatto tra Abbado e Pollini che durante l’esecuzione si sono scambiati sguardi e sorrisi. Sotto la bacchetta del direttore il solista e l’orchestra hanno trovato un’intesa perfetta, fino al terzo movimento (‘Allegretto – Presto’) quando tutti sembravano volare insieme.
Anche durante l’esecuzione della Prima Sinfonia di Bruckner in Do Minore nella versione di Vienna del 1891 si è percepito il grande affiatamento tra i musicisti e il direttore. Tra le fila degli archi e dei fiati c’erano solisti di fama internazionale come il violino di spalla Gregory Ahss, i violinisti Lorenza Borrani e Raphael Christ, il flautista Jacques Zoon, il violista Wolfram Christ, il contrabbassista Alois Posch, l’oboista Lucas Macías Navarro e il trombettista Reinhold Friedrich che con Abbado lavorano già da tanti anni. Il carattere spavaldo ed appassionato di questa sinfonia ricca di contrasti si è evidenziato soprattutto nello Scherzo, prima del lungo Finale (‘mosso e focoso’). Gli oltre 900 spettatori hanno tributato lunghi applausi ed ovazioni. Attraverso il concerto sono stati raccolti più di 100.000 Euro che si aggiungono ad altre ingenti donazioni arrivate già prima dall’Italia e dall’estero. Mentre il Teatro Comunale si prepara al proseguimento della stagione la situazione delle chiese in città e in provincia rimane gravissima. La maggior parte non è ancora agibile. Anche i musei ferraresi con alcuni dei quali Ferrara Musica in passato ha portato avanti programmi che legano la musica all’arte soffrono ancora le conseguenze del sisma.
Grazie alla musica non soltanto Ferrara ma anche L’Aquila cerca di dimenticare l’esperienza traumatica del terremoto. Il prossimo 7 ottobre Abbado con l’Orchestra Mozart inaugurerà L’Auditorium del Parco progettato da Renzo Piano e costruito con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento. Al concerto straordinario sarà presente anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Sul cartellone musiche di Bach, con solisti tra i quali spiccano la violinista Isabelle Faust e l’oboista Kai Frömbgen. Con Abbado e la Mozart Isabelle Faust recentemente ha inciso un cd pluripremiato con concerti di Berg e Beethoven per l’etichetta Harmonia Mundi. Con le sue iniziative a favore delle città terremotate Abbado dà un ulteriore appoggio alla cultura minacciata non soltanto dalla distruzione materiale ma anche dai tagli dovuti alla crisi finanziaria. Con lo scopo di rendere la musica accessibile al maggior numero possibile di persone ha creato con l’Orchestra Mozart il Progetto Tamino con attività ludico musicali per bambini malati e il Progetto Papageno che si propone di avvicinare detenuti al canto corale. A Ferrara anche la Mahler Chamber Orchestra si muove in questa direzione, realizzando un progetto di musicoterapia per pazienti con danni celebrali nel reparto di riabilitazione dell’Ospedale San Giorgio.
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