Una nuova registrazione per Brilliant Classics fotografa alcuni preziosi momenti musicali del compositore, matematico e chitarrista pavese, classe 1982
di Francesco Fusaro
Quante volte, nella storia della musica, l’erudizione musicale riversata su carta pentagrammata ha perso la sua carica, ha distratto l’ascoltatore dal fatto musicale in sé, ha strappato uno sbadiglio, ha fatto infine cadere nel dimenticatoio una data opera o peggio ancora un certo compositore? Sappiamo la risposta: a sufficienza perché il pubblico sia spesso intimidito dalle idee musicali dei compositori contemporanei, tanto che Alex Ross nel suo (ormai già) classico Il resto è rumore si chiedeva (e probabilmente continua a farlo): «Perché Pablo Picasso e Jackson Pollock sono oggetto di comune conversazione, T. Eliot viene citato persino dagli studenti liceali, e al contrario la musica classica del Ventesimo secolo è in genere vissuta con diffidenza mista a disagio dal grande pubblico?». Bene, caro pubblico diffidente, sgombero subito il caso dai tuoi dubbi dicendo che non è questo il caso della musica di Albini contenuta in questo florilegio dal titolo Musica ciclica. Ovvero la ricerca che il compositore, matematico e chitarrista pavese compie sul proprio materiale (in soldoni l’utilizzo dei cicli triadici che sta alla base di questa registrazione) non pregiudica affatto la piacevolezza dell’ascolto.
Anzi, visto che sono giorni di cinema a Venezia, mi viene da dire: se qualche coraggioso regista è in cerca di musica per la propria pellicola, si metta in contatto con Giovanni Albini. Prendiamo per esempio Estatica per chitarra del 2009: la precisione tecnica e la concentrazione richieste per l’esecuzione del brano sono in un certo senso quasi sublimate dall’incantevole risultato sonoro. Un altro esempio: l’equilibrato dialogo fra strumenti diversi quali violino, duo di chitarre e orchestra d’archi del concerto Corali #27 e #41 conduce a momenti di intensa emotività come il finale del primo movimento, Corale #27. Ma il discorso potrebbe essere tranquillamente esteso a tutta la musica proposta in questo album; musica che beneficia della compatta bravura degli interpreti e dell’alta qualità della registrazione.
Albini Musica ciclica | Fabio Mereddu (violoncello), Le Cameriste Ambrosiane, Dario Garegnani (direttore), Davide Alogna (violino), Duo Bonfanti, Giorgio Mirto (chitarra), Quartetto Indaco | Brilliant CLassics 9294
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