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Attualmente ai vertici del Teatro alla Scala con un doppio incarico, dal 2015 diventerà il “patron” dell’Opéra di Parigi; intanto, dovrà affiancare l’uscente Nicolas Joel nella programmazione della massima istituzione lirica francese
di Patrizia Luppi
D unque Stéphane Lissner se ne va, è ufficiale: ha raccolto l’invito-sfida dell’Opéra di Parigi il cui attuale direttore, Nicolas Joel, non ha accettato il secondo mandato per i tagli al budget decisi dal ministro francese della cultura Aurélie Filippetti. Lissner entrerà in carica nel 2015, ma in questo biennio dovrà affiancare Joel per impostare la programmazione futura.
Insomma, il sovrintendente e direttore artistico della Scala da ora in po’ non si farà più in due, ma in tre: la sua energia sembra non avere limiti. Ci auguriamo solo che non sia il teatro milanese a soffrirne e che si incominci subito a individuare con oculatezza un nuovo sovrintendente e un nuovo direttore artistico, ciascuno impegnato al meglio nell’incarico di propria competenza.