Presentata ufficialmente allo “Spazio Fazioli” di Milano la registrazione (Decca) del giovane pianista, vincitore di importanti riconoscimenti internazionali, dedicata a Chopin
di Laura Bigi
Il suo cd è in verità uscito in Italia da qualche mese (Maggio 2011), ma la presentazione ha dovuto attendere fino all’altro ieri in un incontro che ha visto la presenza del pianista, di Mirko Gratton (Universal Music Italia) e Alberto Spano. Daniil Trifonov (che abbiamo intervistato alla Fazioli Concert Hall di Sacile) ha ricevuto in breve tempo il terzo premio al concorso Chopin di Varsavia, il primo ai concorsi internazionali Rubinstein di Tel Aviv e Tchaikovskij di Mosca. E per una volta il pianista, che già è a suo modo, preferisce parlare piuttosto che far ascoltare il suo talento, anche se regala alla platea alcune interpretazioni di Liszt (variazioni sulla “Trota” di Schubert), e Chopin, imbarazzandosi teneramente quando il pubblico dello Spazio Fazioli di Milano lo convince a suonare ancora un ultimo brano. Daniil Trifonov è giovane, giovanissimo, appena vent’anni. Russo di Nizhniy Novgorod, famiglia di musicisti professionisti, un talento precoce e appassionato.
La sincerità della passione, appunto, si legge subito nelle sue poche, concise ma chiare parole sulla musica: i suoi prediletti, perché più vicini al suo personale sentire, sono i compositori della generazione romantica, a partire da Schubert, poi Schumann e Liszt e Chopin, che, confessa, ha studiato per un anno ininterrottamente preparandosi al concorso di Varsavia. Bach ama ascoltarlo. Autori attraverso i quali è in grado di riversare la leggerezza della giovane età, nel solo senso di candore e purezza. Tiene a sottolineare di essere ancora uno studente. La tecnica è pienamente acquisita, certo, ma il senso della musica si penetra per l’esercizio costante delle emozioni cimentate nei brani. Si diceva di una passione schietta, ma sempre ben misurata secondo quella educata compostezza che talvolta si incontra negli animi del nord Europa. La dolcezza dello spirito insieme alla fluidità del tocco sorprendono. L’aspetto quasi infantile e la maturità di pensiero.
Daniil Trifoniv plays Chopin, Decca
(Live recording at Teatro La Fenice di Venezia, Maggio 2010/ Fazioli Hall, Sacile, Novembre 2010)
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